In data 20 settembre 2016, Lisa, Giovanna, Marco, Giuseppe M., Andrea e Giuseppe F., alcuni dei ragazzi della comunità Il Sestante di Diano Marina, si sono recati in gita alle grotte di Bossea, in provincia di Cuneo, seguiti dagli accompagnatori Rachele Marabelli e Rocco Bonadonna

grotte di bossea

Queste si aprono sulla Val Corsaglia, gestite dall’Ente di gestione del Parco Naturale del Marguareis, presso il comune di Frabosa Soprana, a 836 metri di altezza.

Le grotte di Bossea hanno tra le loro caratteristiche più particolari una temperatura di 9° costante durante tutto l’anno. Dal punto di vista architettonico, questo tesoro naturale lascia i suoi visitatori a bocca aperta grazie a un primo ambiente dalle imponenti dimensioni, seguito da un secondo livello solcato da un dedalo di gallerie e cunicoli. Inoltre, l’affollarsi di aguzze stalattiti e stalagmiti non fa che rendere lo scenario ancora più incantato e misterioso.

Tuttavia, le grotte di Bossea interessano anche per la loro lunga storia. Furono, infatti, scoperte ed esplorate per la prima volta da un gruppo di valligiani guidati da Domenico Mora nel lontano 1850, e furono le prime caverne ad essere aperte al pubblico in Italia nel 1874. Dal 1969, inoltre, sono anche sede di una stazione scientifica del Gruppo Speleologico Alpi Marittime del C.A.I.

Anche la fauna è molto ricca, con 57 specie cavernicole, sia presenti che passate. A partire dal 1865, infatti, si sono iniziati a condurre nelle grotte di Bossea degli scavi paleontologici che hanno riportato alla luce e hanno permesso di ricostruire completamente lo scheletro di un esemplare di Ursus Spelaeus.

Tutto questo è stato sotto gli occhi dei ragazzi della comunità Il Sestante per l’intera giornata, lasciandoli stupiti e incantati, alla scoperta di un ambiente ignoto e misterioso, che molti di loro non avevano mai visto. Eppure i ragazzi non hanno scoperto semplicemente un nuovo angolo di mondo, ma anche delle nuove risorse dentro di loro! Le grotte di Bossea, infatti, sono ricche di dislivelli, tant’è che al loro interno si trovano ben 1300 gradini, tutti necessari per passare da un punto all’altro delle caverne, che però i ragazzi sono riusciti ad attraversare con successo e soddisfazione, traendone un orgoglio ed una felicità impagabili.

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