anziana-depressione

Una ricerca americana dimostra come contrastare gli effetti della solitudine può abbassare il rischio di depressione negli anziani. Ed allungare la loro vita

Uno dei problemi più incisivi sulla salute degli anziani è la solitudine ai quali spesso sono purtroppo destinati.

La solitudine degli anziani è una piaga portata alla ribalta da un recente studio condotto dal terapeuta John Caioppo presso l’Università di Chicago che ha esaminato con attenzione gli effetti e ne ha tratto dettagliate conclusioni.

Secondo lo studioso americano, la solitudine che attanaglia una persone ormai anziana, rischia di compromettere inevitabilmente lo stato di salute generale e rischia di incidere sul tasso di mortalità prematura fino al 14% in più rispetto a coetanei non abbandonati a loro stessi.

Nonostante spesso si pensi che l’obesità e le ristrettezze economiche possano essere un fattore determinante per caratterizzare lo stile di vita di un anziano, questa ricerca ha evidenziato quanto la solitudine sia altrettanto dannosa. Con una percentuale di morte prematura che sfiora quasi il doppio di quelle causate dall’obesità ed equiparabile ai decessi in condizioni finanziarie critiche, la solitudine degli anziani sta diventando una piaga sociale della quale dobbiamo prendere piena coscienza e responsabilità.

La solitudine infatti, oltre ad accentuare i già evidenti e prevedibili problemi di salute legati alla normale decadenza senile, come la perdita di vista ed udito, porta inesorabilmente ad una condizione emotiva e fisica più difficile da controllare. Aumento sensibile della pressione sanguigna, alti tassi di cortisolo che altro non è che l’ormone dello stress, sintomi depressivi e disturbi al sonno.
Tutte queste sollecitazioni nocive non fanno altro che intaccare il corretto funzionamento del sistema immunitario dell’anziano, andando a modificarne il corretto funzionamento delle cellule di difesa.

Non c’è da dimenticare che uno stato di prolungata solitudine rischia oltretutto di alimentare senza controllo, il nascere di una insidiosa e maligna condizione psicologica: la depressione.

Ci sono vari modi per ovviare al problema della solitudine degli anziani. Coinvolgerli nelle attività e nelle uscite famigliari. Condividere con loro esperienze, tempo libero e viaggi insieme. Promuovere la loro indipendenza, non significa soltanto lasciarli soli a svolgere le loro attività quotidiane, ma vuol dire anche incentivare i loro contatti con gli ex colleghi di lavoro o aiutarli nel formare nuove amicizie e nuove passioni alle quali dedicare le inevitabili ore da trascorrere durante la giornata.

Un anziano attivo, partecipe, mentalmente occupato e costantemente sollecitato nei rapporti umani, sarà una persona più protetta e tutelata nel futuro.

Resta in contatto, iscriviti alla nostra newsletter