Quando si giunge alla soglia dei sessanta o settant’anni bisogna prendersi cura ancor più della propria salute, soprattutto con una dieta equilibrata anziani. Certo è che mantenere i ritmi di una volta inizia ad essere faticoso e non mancano anche gli accorgimenti da dover prendere per quanto riguarda la propria alimentazione.

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Stabilità e controllo psico-fisico

In generale, la dieta di una persona anziana over 60 non cambia poi tanto da quella di un normale adulto ancora nel pieno delle forze; perciò, mangiare sano e accompagnare l’alimentazione con attività fisica restano i capisaldi a cui attenersi. Nei soggetti in età avanzata ci sono alcune problematiche non sempre legate alla salute che rendono difficile seguire un’adeguata nutrizione come solitudine, abbandono, difficoltà economiche, cognitive e psichiche: esse sono in grado di alterare la percezione dell’anziano nei confronti del cibo ed egli lo vedrà sempre più una routine obbligatoria piuttosto che un piacere per il proprio benessere, con il conseguente consumo di pasti sempre uguali, veloci e poco bilanciati. I problemi psicosomatici negli anziani sono molto più accentuati, perciò migliorare il loro stato emotivo gioverà anche al loro corpo e alla loro salute, ma soprattutto alla loro voglia di rapportarsi col cibo.

L’importanza del consulto medico nella dieta anziani

Un altro aspetto da non dimenticare in una dieta equilibrata anziani è il controllo sull’alimentazione. Prima di tuffarsi in diete spacciate per elisir di lunga vita, è opportuno un consulto col proprio medico di famiglia e nel caso anche con un dietista che segua il soggetto nel suo percorso, specie se presenta già problematiche che gli impediscono o lo obbligano ad una moderata assunzione di certe sostanze nutritive piuttosto che altre. Allo stesso modo, l’abuso alimentare deve essere assolutamente evitato e, se il soggetto non è in grado di autocontrollarsi, è opportuno chiedere l’assistenza di qualcuno che lo segua anche durante la sua routine alimentari.

Dieta equilibrata anziani: cosa consumare

L’AIRC e Fondazione Umberto Veronesi, che si occupano rispettivamente della ricerca contro il cancro e della promozione della ricerca scientifica attraverso la medicina, hanno sviluppato e reso pubblico un piccolo decalogo con linee guida da seguire per garantire una corretta alimentazione a tutte le persone che hanno superato la soglia dei sessant’anni. È possibile notare alcuni punti in comune tra le notizie divulgate dai due enti che possono essere applicate per iniziare ad assumere delle buone abitudini alimentari, sottolineando anche come determinati cibi comportino un guadagno in termini di sostanze nutritive di cui gli anziani sono spesso carenti.

Generalmente, in una dieta equilibrata anziani è evidenziato il consumo di alimenti sani e naturali come frutta e verdura fresche, cereali per le loro fibre e meglio se integrali, calcio, proteine e grassi ma entrambi di origine vegetale e per finire bere molta acqua per idratare a sufficienza il corpo e permettere il corretto assorbimento dei nutrienti. Di seguito vengono esposti meglio nel dettaglio i vari tipi alimenti.

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Frutta e verdura: consigli per consumarla

Sono l’alimento che un anziano dovrebbe consumare nella quantità più elevata per usufruire del giusto apporto di sostanze nutrienti che esse contengono. Vitamine, ferro, sali minerali e fibre: possono essere assimilate tutte in quantità e tipi differenti variando il tipo di ortaggi e frutta, magari di giorno in giorno nel corso della settimana. Vista la difficoltà che insorge nel masticare e deglutire invecchiando, è possibile trovare anche altri modi meno canonici ma gradevoli per poter gustare questi alimenti: i passati di verdure da condire con un filo di olio extravergine d’oliva e spezie possono risultare ugualmente appetibili, mentre frullati e succhi di frutta fatti in casa permettono di mantenere il gusto originale del frutto senza alterarne le proprietà. Consigliabile un consumo di circa quattro o cinque porzioni al giorno, magari come spuntino fuori orario.

Proteine: le giuste quantità e gli abbinamenti

È preferibile assimilarle tramite prodotti vegetali come i legumi o da carni bianche (pollo) e pesce se si preferisce prodotti di origine animale. Sono importanti per mantenere il giusto vigore della massa muscolare. È possibile preparare piatti leggeri in cui i cibi proteici sono accompagnati da verdure per integrare contemporaneamente più sostanze nutritive. Nel caso dei legumi, accompagnarli a cereali integrali per un’energetica minestra. Per le porzioni, si parla di circa 100 g in caso di pesce, 70 g per una fettina di pollo o 30 g nel caso dei legumi.

Grassi: l’importanza di quelli vegetali

Solo i grassi di origine vegetale sono quelli che garantiscono benefici all’organismo. Per la precisione, una dose di tre cucchiai di olio extravergine d’oliva e 30 g circa di frutta secca (meglio se noci e mandorle) aiutano ad integrare i grassi insaturi e a combattere il colesterolo.

Carboidrati e zuccheri: meglio se integrali

Sono da integrare nei tre pasti principali della giornata, ma è meglio preferire le varianti integrali come pane e riso poiché più ricche di fibre che aiutano la digestione. Una porzione di carboidrati equivale circa a 60-80 g, a seconda che si consumi pane o pasta.

Gli zuccheri sono da integrare solo da fonti naturali come la frutta o dallo zucchero di canna integrale.

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