Con l’arrivo dell’estate e delle alte temperature è fondamentale non farsi cogliere impreparati e conservare i cibi in maniera adeguata, non solo per poterli mangiare anche diverso tempo dopo l’acquisto ma soprattutto per garantire una corretta igiene delle vivande.

 

A consigliare una particolare cura nella conservazione dei cibi è anche il Ministero della Salute. <<La corretta conservazione è importante ­– si legge sul sito ufficiale – questo non vale solo per la nostra salute ma anche per garantire le proprietà organolettiche dell’alimento stesso, ossia le sue caratteristiche nutrizionali e l’insieme delle caratteristiche fisiche e chimiche(sapore, odore, aspetto, consistenza). Gli zuccheri, i grassi, ma anche le vitamine, i sali minerali e l’acqua contenuti nei cibi possono subire con il caldo delle alterazioni sia qualitative che quantitative ed è molto importante che ciò non accada.>>

Per attuare al meglio una corretta conservazione degli alimenti è consigliato dunque controllare sia la scadenza dei prodotti, ovvero la data fino a cui l’alimento può essere consumato con la garanzia di salubrità del produttore (”consumare entro”), sia il termine minimo di consumazione(il TMC), la data fino a cui l’alimento mantiene le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione(”consumare preferibilmente entro”).

Tutte le abitazioni moderne sono inoltre fornite di fornelli a gas e frigoriferi, due elettrodomestici  diventati indispensabili per evitare il rischio di infezioni alimentari e una prolungata durata dei cibi. Anche lavarsi le mani prima di cucinare, tenere sempre ben igienizzate le parti della cucina in contatto con gli alimenti, lavare le stoviglie alla fine di ogni pasto e svuotare frequentemente la pattumiera possono aiutare, come anche informarsi su come trattare gli specifici prodotti.

Per la pasta, la farina, gli zucchero e i legumi secchi non basta effettuare un buon processo di lavorazione e cottura ma è importante che all’interno delle confezioni non colonizzino larve di insetti. É quindi consigliabile non tenere grandi quantità di questi elementi nella dispensa a meno che non siano confezionati sottovuoto, evitando di aprire in contemporanea due confezioni di prodotti simili e conservando in frigorifero o in vasi di vetro chiusi quelle già aperti.

La carne e il pesce devono essere conservati tassativamente in frigorifero ed è comunque consigliabile consumarli entro le 48 ore dall’acquisto. Questi alimenti devono essere consumati ben cotti ed è consigliabile per la carne lessarla o prepararla in forno e in griglia mentre ottimo per un gustoso pasto a base di pesce è la tecnica del cartoccio.

Anche le uova si conservano in frigorifero e sulla confezione è impressa la data entro la quale devono essere conservate. Non si devono consumare uova crude e di cui non si conosce la provenienza. E’ consigliato inoltre buttare i prodotti se sul guscio si notano tracce di escrementi e se il tuorlo o l’albume mostrano alterazione di colore o odore. La modalità di cottura da preferire per le uova è quella alla coque, che rende l’alimento di gran lunga più digeribile e permette di assimilarne tutto il nutrimento.

La frutta e la verdura vanno consumate crude o cotte dopo un accurato lavaggio che ne elimini i residui più o meno visibili, aggiungendo a scelta anche dei prodotti a base di cloro per garantire la salute di chi le consuma. Il metodo migliore per cuocere le verdure è farle al vapore oppure solo scottarle in padella.

Il formaggio deve essere conservato in frigorifero e bisogna evitare di consumarlo se non si conosce la provenienza.

Per quanto riguarda invece le salse, le marmellate e i sottoli è opportuno che non siano stati confezionati in casa perchè potrebbero facilmente diventare veicoli di infezioni, talvolta anche mortali. Se invece le confezioni acquistate presentano dei fenomeni di fermentazione come il coperchio ”bombato” a causa di un’eccessiva quantità di gas al suo interno, è essenziale buttare i prodotti.

 

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