IMG_4284 con logo

Il centro diurno “Nuova Fenice”, situata nel quartiere San Paolo di Bari, ha ospitato una rappresentanza della squadra FC Bari 1908 composta dal vice presidente Romeo Paparesta e dai giocatori Boateng, Calderoni, Castrovilli, Minala, Romizi e Sabelli.

L’incontro è avvenuto in occasione del terzo appuntamento di “Un giorno per la nostra città“, dedicato ai temi legati alla riduzione delle capacità motorie e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Durante la giornata, centinaia di atleti, tesserati e staff tecnici hanno partecipato alle attività concordate con le Amministrazioni Comunali che si sono svolte in campi, centri e auditorium. Un momento prezioso per i ragazzi con disabilità, che hanno avuto la possibilità di vivere, giocare e assistere ad allenamenti: una concretizzazione del messaggio di integrazione.

Giornate come questa rappresentano un’importante occasione di confronto relativo alla sensibilizzazione del mondo dello sport, ma anche al diritto alle pari opportunità. Infatti, la discussione sui temi della disabilità e delle barriere architettoniche, abbinata alla concretizzazione di un messaggio d’integrazione promosso dallo sport, è qualcosa che incide sul benessere delle persone diversamente abili e dei loro cari.

“Un incontro che ci riempie di gioia, la società è sempre attenta a queste iniziative che sono un insegnamento per noi tutti e soprattutto per i calciatori. Regalare un sorriso a queste persone è importante, come lo è sensibilizzare la gente sulle problematiche che accompagnano le persone diversamente abili. Spesso dimentichiamo le loro esigenze e quanto sia difficile per loro ciò che per noi è normalità” ha dichiarato il vice presidente della Fc Bari 1908 Romeo Paparesta.

La tematica è stata inoltre accolta dall’Amministrazione Comunale che ha proceduto con il riordino radicale relativo alle barriere architettoniche, programmando l’accessibilità alle spiagge cittadine di Pane e Pomodoro, Torre Quetta e a un trattato di costa balneabile a Santo Spirito.

Leggi l’articolo de La Gazzetta dello Sport

 

Resta in contatto, iscriviti alla nostra newsletter