La stellina della nanna

Nonna Katia, 73 anni, di Bari

C’era una volta una stella di nome Selene, che ogni notte si accendeva nel cielo insieme a tutte le altre stelle: avevano un compito ben preciso, dovevano guardare giù, sulla Terra, per controllare attraverso le finestre che tutti i bambini dormissero tranquilli nei loro lettini, in compagnia di orsetti, pupazzi e bamboline.

Una sera Selene aveva quasi finito di osservare con attenzione ogni casetta che aveva sotto di sé, quando si accorse che da una finestra filtrava una luce. Cosa stava succedendo in quella stanza? Evidentemente c’era qualcuno che non dormiva, ed era molto tardi!

Incuriosita, si avvicinò con un raggio più forte e vide una bimba he piangeva seduta sul suo lettino. Selene allora brillò ancora di più, per attirare l’attenzione della piccola, ma la bimba continuava a piangere.

La buona stellina non si arrese e chiamò in aiuto le altre stelle lì accanto; chiese loro di brillare ancora di più e con colori diversi. Tutte accettarono, pur di far smettere di piangere la bambina e, all’improvviso, il cielo della notte si trasformò in un grande tappeto scuro ricamato di milioni di lucine sfavillanti. Anche la stanza della bambina si illuminò di mille colori: la piccola finalmente se ne accorse e alzò stupita gli occhi verso la finestra. Selene allora ne approfittò per chiederle come mai piangesse.

«Piango ogni notte perché ho paura del buio!» le rispose la bambina speranzosa.

Selene allora le spiegò che non doveva averne, perché ogni sera tutte le stelle si illuminavano nel cielo proprio per fare in modo che i bambini si addormentassero tranquilli. La stellina le promise, inoltre, che si sarebbe fermata più a lungo sopra la sua finestra. Così fu, e la bimba da quel momento fece solo sogni d’oro.

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