La lesione da decubito, notoriamente conosciuta come piaga da decubito o ulcera da pressione, rappresenta un problema di salute serio che può colpire chiunque, ma con un occhio di “riguardo” tra le persone fragili con mobilità limitata o in condizioni di salute compromesse.

Queste lesioni, causate dalla pressione costante su determinate aree del corpo, possono condurre a gravi complicazioni se trascurate. Come affrontarle di conseguenza? Per garantire una corretta comprensione di cosa siano le lesioni da decubito, dei loro diversi stadi e delle strategie di medicazione, quest’oggi esploreremo nel dettaglio questo importante argomento, scoprendo l’importanza di consapevolezza e prevenzione.

Lesione da decubito o ulcere da decubito: cos’è e perché prestare attenzione

Le lesioni da decubito, anche conosciute come ulcere da decubito o piaghe da decubito, sono lesioni cutanee o tessuti molli causate dalla pressione costante o dalla frizione su una determinata area del corpo. Possono causare gravi complicazioni se non trattate adeguatamente come infezioni, deterioramento del tessuto circostante, danni muscolari o ossei e, in casi estremi, la morte. In questo senso il tema della prevenzione è fondamentale. Per prevenire le lesioni da decubito, è quindi importante adottare misure come l’uso di cuscini e materassi a pressione ridotta, la pulizia e l’igiene adeguata, e la valutazione continua delle aree a rischio.

Qual è la causa principale delle piaghe da decubito?

Molto spesso ci si domanda qual è la causa principale delle piaghe da decubito. Tendenzialmente, come anticipato precedentemente, queste lesioni possono verificarsi quando una persona rimane immobile per lunghi periodi di tempo, il che è comune tra le persone con mobilità limitata, come gli anziani o i pazienti acuti e cronici che sono costretti a letto o in sedia a rotelle.

Anche la frizione o lo sfregamento costante della pelle contro superfici ruvide o contro il letto può danneggiare la pelle, conducendo a problematiche superficiali e non solo dell’epidermide.

Infine, bisogna considerare che condizioni mediche come diabete, malattie vascolari, obesità, e malattie neurologiche possono aumentare il rischio di sviluppare piaghe da decubito.

Lesione da decubito stadi: l’importanza di riconoscerli

Confrontandovi con uno specialista, uno tra gli aspetti maggiormente importanti da approfondire per il trattamento da affrontare è sicuramente quello degli stadi della lesione da decubito.

Esistono infatti quattro principali stadi della lesione da decubito per classificarle, in base alla loro gravità.

Lesione da decubito Stadio 1

Nell’ulcera da decubito di stadio 1, la pelle appare danneggiata esclusivamente in superficie. Generalmente può apparire rossa o violacea su persone con carnagione più scura, senza però rompersi, nonostante possa comunque recare dolore o prurito. Tuttavia, è importante sottolineare come in questa fase il danno coinvolga solo lo strato esterno della pelle, vale a dire l’epidermide.

Lesione da decubito Stadio 2

In questo stadio la lesione è più grave. La pelle si rompe, causando una ferita superficiale o una vescica: ne consegue che la zona circostante possa apparire rossa e infiammata. In questo caso l’ulcera coinvolge sia l’epidermide che il derma, cioè lo strato sottostante.

Lesione da decubito Stadio 3

L’ulcera da decubito di stadio 3 determina danni più profondi ai tessuti. La lesione si estende attraverso l’epidermide e il derma, arrivando al tessuto adiposo sottocutaneo. La ferita può quindi causare un’apertura o un buco nella pelle, ed è spesso circondata da tessuti morti.

Lesione da decubito Stadio 4

Questo è il più grave stadio delle piaghe da decubito. La lesione si estende attraverso tutti gli strati della pelle e dei tessuti sottostanti, inclusi i muscoli, le ossa o altri organi. La ferita può apparire in questo caso profonda, con una vasta necrosi dei tessuti circostanti.

Crema e cerotti: quali sono le migliori medicazioni per lesioni da decubito

I fattori che determinano la tipologia di medicazione per la lesione da decubito sono tendenzialmente tre: la gravità della ferita, la sua localizzazione e naturalmente le specifiche esigenze del paziente. Generalmente si pensa che le soluzioni si restringano a creme e cerotti. In realtà la questione è più complessa, con medicazioni spesso più articolate che richiedono la supervisione di uno specialista:

Medicazione idrocolloide

Sono spesso utilizzate per lesioni da decubito di stadio I e II. Sono medicazioni adesive che contengono gelatina che assorbe il liquido dalla ferita e crea un ambiente umido che promuove la guarigione.

Medicazione al silicone

Anche quelle al silicone sono funzionali per lesioni da decubito di stadio I e II. Sono leggere, traspiranti e aiutano a proteggere la pelle circostante dalla frizione.

Medicazione al collagene

Le medicazioni al collagene favoriscono la formazione di tessuto di granulazione e sono adatte per lesioni da decubito di stadio II e superiore.

Medicazione al lattice

Offrono una buona aderenza e possono essere utili per lesioni da decubito di stadio I e II.

Medicazione impregnata

Impregnate con sostanze come l’argento, possono aiutare a prevenire o trattare l’infezione.

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