Il nonno e la coccinella

Nonno Leonardo, 93 anni, di Milano

C’era una volta una bambina di nome Claudia che regalò a suo nonno Leo una minuscola coccinella di plastica, proprio identica a una vera: era tutta rossa, ricoperta di puntini scuri, con una testolina nera e piccole antenne. Il nonno la mise nel suo portamonete, che portava sempre con sé, e ogni volta che lo apriva vedeva la piccola coccinella e pensava alla sua nipotina, a cui voleva molto bene. Purtroppo non poteva vederla spesso, perché la bambina viveva lontano insieme ai suoi genitori, così avevano inventato un gioco: ogni volta che si telefonavano si raccontavano che la coccinella aveva viaggiato tra le due case e si dicevano: «Adesso è qui con me, domani verrà da te!». Sembrava così che la coccinella viaggiasse moltissimo, mentre in realtà non si muoveva dal portamonete del nonno.

Intanto, passando gli anni, Claudia stava crescendo e cominciava a uscire di più con gli amici e a telefonare meno spesso al nonno. Ma lui sapeva che diventando grande la nipote si sarebbe un po’ staccata da lui, e non se ne dispiaceva. Comunque, ogni volta che apriva il portamonete, vedendo la coccinella continuava a pensare a lei.

Un giorno, mentre la stava osservando, gli sembrò che si muovesse: possibile? Il nonno guardò meglio, la coccinella stava davvero risalendo verso la sua mano: era viva! Una volta arrivata fin sulla punta di un dito del nonno, la bestiolina gli disse, con una sottile vocina: «Ora vado da Claudia!» e volò via. Il nonno non seppe più niente di lei per due giorni, ancora stupito per quella magia. Poi, avendo bisogno di soldi, aprì il portamonete e in quello stesso istante la coccinella si posò di nuovo sulla sua mano. «Sono stata da Claudia e ti porto i suoi saluti» gli disse, poi rientrò nel portamonete a riposare. La coccinella aveva fatto da messaggero tra il nonno e la nipotina, rendendo felici entrambi.

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