Pet Therapy anziani, un rapporto consolidato che negli anni ha sempre di più dimostrato potenzialità e benefici. L’impiego degli animali come metodo scientifico di cura si sta infatti sempre di più affermando nelle case e nelle RSA, grazie ai numerosi risultati riportati, attraverso l’affiancamento di animali domestici a pazienti over 65 o malati di Alzheimer.

Una vera e propria terapia non farmacologica perfetta per le persone che non sempre possono contare, all’interno della propria quotidianità, sul supporto dei propri cari. La pet therapy anziani rappresenta un metodo innovativo che caratterizza stabilmente gli spazi condivisi delle strutture di cura, al fine di migliorare non solo le condizioni fisiche dei pazienti, ma anche quelle psicologiche. Scopriamo come!


Pet Therapy cos’è?

La denominazione “Pet Therapy” rappresenta una pratica terapeutica non farmacologica articolata sui benefici dell’interazione tra l’uomo e gli animali da compagnia, finalizzata alla stimolazione della sfera emotiva e fisica dell’individuo. Una interazione a 360 gradi che permette l’apertura alla comunicazione e alla socializzazione di individui i quali, per percorsi e storie differenti, faticano ad interagire con il mondo esterno.  La Pet Therapy si è così radicata all’interno dell’immaginario collettivo e scientifico come metodo innovativo per migliorare la qualità della vita delle persone, rafforzandone sicurezza, buon umore e allegria. Per questa ragione numerose case di riposo e strutture finalizzate a cura e riabilitazione del paziente hanno aperto le proprie porte a cani, gatti e animali domestici di piccola taglia.


Pet Therapy Anziani: un rapporto consolidato

È scientificamente provato che il contatto con l’animale favorisca la socializzazione e l’interazione con altri individui. Un aspetto fondamentale soprattutto all’interno delle RSA, dove il paziente risulta essere inizialmente spaesato dopo aver lasciato posti cari come la propria abitazione, portandolo a isolarsi gradualmente. Poter interagire con un cane o un gatto, dargli attenzione e giocarci insieme, aiuta i pazienti a reagire ottimamente a tutte le terapie somministrate, aumentandone la propria propensione all’azione e al dialogo, ma non solo.

Accudire un animale permette all’anziano di sentirsi utile, proprio come faceva molti anni prima della anzianità: una reintroduzione alla quotidianità e alla società che conduce anche a numerosi benefici fisici come la normalizzazione della pressione sanguigna, la rieducazione di determinati movimenti e un aumento di attività fisica controllata. La pet therapy anziani rappresenta infine una perfetta arma contro la depressione, in quanto gli animali sanno sempre come strappare un sorriso attraverso la costante ricerca di contatto e un’affettuosa manifestazione di affetto.


Pet Therapy Alzheimer 

La Pet Therapy conduce a importanti risultati anche con l’Alzheimer. Per i soggetti affetti da demenza senile risulterebbe infatti particolarmente naturale instaurare un rapporto di fiducia con un cane o un gatto. La comunicazione con l’animale si basa infatti su gesti e azioni che non si legano alla memoria, elemento compromesso dall’Alzheimer. La possibilità di ricevere costanti manifestazioni d’affetto migliora però l’umore ma soprattutto l’accettazione a collaborare e interagire con gli altri pazienti e operatori. Un modo proficuo per stimolare il ricordo di emozioni positive legate al passato.

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