15/04/2020
“Grazie per quello che fate per i nostri cari anziani e per i malati, in questo momento così difficile dove noi figli, mogli, mariti, fratelli, sorelle e nipoti non possiamo essere lì con loro e con voi”.
Un bellissimo messaggio, come molti altri che stiamo ricevendo, scritto dai familiari degli ospiti della RSA Korian Santa Giulia e Santa Chiara. Parole che hanno la capacità di descrivere al meglio questa difficile situazione che sta mettendo a dura prova la nostra quotidianità, ma che non muta di certo i sentimenti che proviamo per le persone a cui vogliamo bene.
L’iniziativa “C’è posta per te”, insieme ad altre importanti manifestazioni di affetto, ha infatti generato una speciale corrispondenza non solo con i familiari dei nostri Ospiti, ma anche con i professionisti stessi del Mondo Korian. Messaggi che esprimono nostalgia, ma che hanno anche l’obiettivo di dare speranza e sicurezza a chi ogni giorno si mette in gioco contro l’epidemia.
Per questa ragione da oggi vogliamo mostrarvi all’interno della nuova rubrica “Racconti da una RSA” alcune delle numerose lettere e comunicazioni che spesso riceviamo insieme a dolci, regali e piccoli pensieri per i nostri collaboratori ma soprattutto per i nostri ospiti.
Daniela è un’operatrice che ogni giorno lotta in prima linea per prendersi cura degli ospiti delle Strutture Korian. Poco prima del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 5 , che di fatto ha sancito il divieto di accedere alle strutture ospedaliere e alle RSA, ha voluto scrivere una bellissima lettera indirizzata a tutti coloro che ogni giorno si mettono in gioco in questa complicata situazione:
“Signori, da domani non sarà più possibile accedere alla struttura come dispone il Decreto Legge per emergenza COVID-19. Posso solo immaginare cosa sia scattato nelle vostre menti, preoccupazione, ansia. Quante domande proprio in questi giorni vi starete facendo: “Starà bene?”, “Avrà capito che noi ci siamo?”, “Sarà spaventato?” e “Chiederà di noi?”.
Carissimi, da operatrice non posso negare che anche per me non è stato facile accettare tutto ciò che improvvisamente ci è piombato addosso, ma ho continuato ad entrare in reparto con lo stesso spirito. Pronta a calarmi nel ”pozzo delle emozioni” di ognuno di loro, con la corda però ben stretta tra le mani, così da non crollare, e se necessario tirarli su con me, alla luce, con un sorriso. Ma spesso sono loro a far sorridere me. Così lontani da ciò che ci sta accadendo, teneramente sereni.
Carissimi, state tranquilli. Tutto procede nella normalità: semplicemente siamo, oltre che assistenti, un po’ figlie, un po’ nipoti e un po’ amiche. Si stanno instaurando rapporti di complicità meravigliosi.
State tranquilli, ci siamo! Con loro, per loro e ”vicini a voi”. Come noi, lontani dai nostri papà, mamme, nonni. Andrà tutto bene!!!”.
La Direttrice Gestionale di RSA Heliopolis Jessica Ravarotto ha invece voluto mandare un messaggio di speranza, orgoglio e forza a chi ha affrontato e soprattutto affronterà la paura di una malattia che non guarda in faccia nessuno:
“Il 22 febbraio è un giorno che non dimenticherò più, ci siamo trovati di fronte ad un’emergenza sanitaria davanti alla quale nessuno avrebbe mai immaginato di trovarsi, abbiamo dovuto affrontare la tensione e la paura di non sapere quello che sarebbe successo, è in quel momento che ho provato a pensare che in ogni situazione, anche la più drammatica, bisogna concentrarsi su qualcosa di positivo ed è lì, in quel pensiero, che ho trovato voi.
È allora con orgoglio che voglio dirvi grazie, grazie per aver affrontato la paura, per aver messo da parte l’individualismo in nome di un dovere che caratterizza la nostra professione e che oggi più che mai ci vede uniti, impegnati nella cura di persone fragili e nella rassicurazione di famiglie che hanno bisogno ancora di più di sapere che noi ci siamo, che siamo qui pronti a supportarli e a fare tutto quanto in nostro potere per garantire la sicurezza, la tranquillità e il benessere dei loro cari.
Grazie per aver lasciato da parte le tensioni, per aver compreso le difficolta per esserci stati e per continuare ad esserci: reception, amministrativi, referenti, ASA, educatori, fisioterapisti, pulizie, medici, infermieri, psicologhe, coordinamento, lavanderia, manutentori, magazzinieri, personale cucina, grazie per tutto quello che fate ogni giorno per tutto l’impegno e i sacrifici, grazie!
Non sappiamo quanta strada ci aspetta ancora e quante difficoltà dovremo affrontare ma quello che adesso sappiamo è che le affronteremo insieme, più uniti che mai per uno scopo comune, i nostri anziani.
Insieme ce la faremo!”
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