“Grazie per quello che fate per i nostri cari anziani e per i malati, in questo momento così difficile dove noi figli, mogli, mariti, fratelli, sorelle e nipoti non possiamo essere lì con loro e con voi”.

Un bellissimo messaggio, come molti altri che stiamo ricevendo, scritto dai familiari degli ospiti della RSA Korian Santa Giulia e Santa Chiara. Parole che hanno la capacità di descrivere al meglio questa difficile situazione che sta mettendo a dura prova la nostra quotidianità, ma che non muta di certo i sentimenti che proviamo per le persone a cui vogliamo bene.

L’iniziativa “C’è posta per te”, insieme ad altre importanti manifestazioni di affetto, ha infatti generato una speciale corrispondenza non solo con i familiari dei nostri Ospiti, ma anche con i professionisti stessi del Mondo Korian. Messaggi che esprimono nostalgia, ma che hanno anche l’obiettivo di dare speranza e sicurezza a chi ogni giorno si mette in gioco contro l’epidemia.

Per questa ragione da oggi vogliamo mostrarvi all’interno della nuova rubrica “Racconti da una RSA” alcune delle numerose lettere e comunicazioni che spesso riceviamo insieme a dolci, regali e piccoli pensieri per i nostri collaboratori ma soprattutto per i nostri ospiti.


“STATE TRANQUILLI, VI SIAMO VICINI” 

Daniela è un’operatrice che ogni giorno lotta in prima linea per prendersi cura degli ospiti delle Strutture Korian. Poco prima del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 5 , che di fatto ha sancito il divieto di accedere alle strutture ospedaliere e alle RSA, ha voluto scrivere una bellissima lettera indirizzata a tutti coloro che ogni giorno si mettono in gioco in questa complicata situazione:

“Signori, da domani non sarà più possibile accedere alla struttura come dispone il Decreto Legge per emergenza COVID-19. Posso solo immaginare cosa sia scattato nelle vostre menti, preoccupazione, ansia. Quante domande proprio in questi giorni vi starete facendo: “Starà bene?”, “Avrà capito che noi ci siamo?”, “Sarà spaventato?” e “Chiederà di noi?”.

Carissimi, da operatrice non posso negare che anche per me non è stato facile accettare tutto ciò che improvvisamente ci è piombato addosso, ma ho continuato ad entrare in reparto con lo stesso spirito. Pronta a calarmi nel ”pozzo delle emozioni” di ognuno di loro, con la corda però ben stretta tra le mani, così da non crollare, e se necessario tirarli su con me, alla luce, con un sorriso. Ma spesso sono loro a far sorridere me. Così lontani da ciò che ci sta accadendo, teneramente sereni.

Carissimi, state tranquilli. Tutto procede nella normalità: semplicemente siamo, oltre che assistenti, un po’ figlie, un po’ nipoti e un po’ amiche. Si stanno instaurando rapporti di complicità meravigliosi.

State tranquilli, ci siamo! Con loro, per loro e ”vicini a voi”. Come noi, lontani dai nostri papà, mamme, nonni. Andrà tutto bene!!!”. 


“GRAZIE PER AVER AFFRONTATO LA PAURA” 

La Direttrice Gestionale di RSA Heliopolis Jessica Ravarotto ha invece voluto mandare un messaggio di speranza, orgoglio e forza a chi ha affrontato e soprattutto affronterà la paura di una malattia che non guarda in faccia nessuno:

“Il 22 febbraio è un giorno che non dimenticherò più, ci siamo trovati di fronte ad un’emergenza sanitaria davanti alla quale nessuno avrebbe mai immaginato di trovarsi, abbiamo dovuto affrontare la tensione e la paura di non sapere quello che sarebbe successo, è in quel momento che ho provato a pensare che in ogni situazione, anche la più drammatica, bisogna concentrarsi su qualcosa di positivo ed è lì, in quel pensiero, che ho trovato voi.

È allora con orgoglio che voglio dirvi grazie, grazie per aver affrontato la paura, per aver messo da parte l’individualismo in nome di un dovere che caratterizza la nostra professione e che oggi più che mai ci vede uniti, impegnati nella cura di persone fragili e nella rassicurazione di famiglie che hanno bisogno ancora di più di sapere che noi ci siamo, che siamo qui pronti a supportarli e a fare tutto quanto in nostro potere per garantire la sicurezza, la tranquillità e il benessere dei loro cari.

Grazie per aver lasciato da parte le tensioni, per aver compreso le difficolta per esserci stati e per continuare ad esserci: reception, amministrativi, referenti, ASA, educatori, fisioterapisti, pulizie, medici, infermieri, psicologhe, coordinamento, lavanderia, manutentori, magazzinieri, personale cucina, grazie per tutto quello che fate ogni giorno per tutto l’impegno e i sacrifici, grazie!

Non sappiamo quanta strada ci aspetta ancora e quante difficoltà dovremo affrontare ma quello che adesso sappiamo è che le affronteremo insieme, più uniti che mai per uno scopo comune, i nostri anziani.

Insieme ce la faremo!”

 

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