Sono inaspettati, temuti e soprattutto dolorosi: sì, parliamo dei crampi notturni alle gambe. Colpiscono molto spesso la zona del polpaccio e la pianta del piede, interrompendo la nostra serenità quando siamo distesi e rilassati sul letto. Infatti, oltre a procurare un dolore di notevole intensità, i crampi notturni alle gambe interrompono il sonno e creano uno stato generale di agitazione nella persona che spesso non sa, o non può, far fronte all’inaspettata situazione.

Una problematica da non sottovalutare, soprattutto se legata ad altre patologie in corso. Non è quindi riduttivo affermare che per affrontare con maggiore serenità l’insorgere di questi fastidiosi eventi notturni, è bene comprenderne le cause, e mettere in campo una funzionale attività di prevenzione volta a mitigarne gli effetti.

Perché soffriamo di crampi alle gambe notturni?

Per contrastarli, è bene per prima cosa capire insieme cosa sono i crampi alle gambe notturni. I crampi muscolari sono contrazioni involontarie dei muscoli striati volontari. Quelli più temuti sono i crampi notturni alle gambe, in quanto particolarmente dolorosi, ma soprattutto difficilmente controllabili. Questi si differenziano dalla categoria che invece può colpirci durante la giornata, pur mantenendo i meccanismi fisici e patologici, sia nelle persone più soggette che in quelle meno predisposte. Le cause per cui soffriamo di campi alle gambe notturni possono essere molteplici. Uno dei più frequenti, ad esempio tra i soggetti fragili, è la postura che si assume durante la giornata: trascorrere un numero di ore eccessivo nella stessa posizione può scatenare i crampi notturni, soprattutto se la posizione in questione è particolarmente rigida e non aiuta il corretto afflusso di sangue nelle zone interessate. Senza dimenticare cause più “generiche” come una scorretta alimentazione. Occorre infatti considerare che consumare alimenti particolarmente grassi, o comunque vivere in una condizione di costante squilibrio alimentare per via della carenza di importanti sostanze nutritive come potassio e magnesio, è particolarmente negativo per il nostro organismo. Una situazione di instabilità che, indirettamente, si riflette anche su problematiche come quelle che stiamo per leggere.

Prevenire i crampi notturni ai polpacci si può

I crampi notturni ai polpacci sono un problema diffuso che colpisce uomini e donne, sia giovani che anziani. Alla base della loro formazione possiamo trovare numerosi fattori di rischio. Fortunatamente è possibile attivare una mirata attività di prevenzione. Allungare i muscoli prima di andare a dormire, attraverso qualche esercizio di stretching, ma anche svolgere un’attività molto blanda come dieci minuti di cyclette lenta, possono rappresentare una strategia vincente. Occorre allo stesso tempo prestare molta attenzione alla posizione delle gambe: dormire con i piedi leggermente rialzati rispetto al busto, infatti, potrebbe diminuire le possibilità di crampi notturni ai polpacci. L’allungamento favorisce infatti la distensione e il crampo tende così a regredire. Gli esercizi a livello preventivo dovrebbero comunque essere svolti con una certa regolarità, sempre nel rispetto delle possibilità motorie del soggetto, da affiancare possibilmente a massaggi localizzati per mantenere i muscoli tonici e per contrastare la rigidità che spesso anticipa il crampo stesso.

Cosa fare in caso di crampi notturni alle dita dei piedi?

Cosa bisogna fare per i crampi alle dita dei piedi è una domanda particolarmente ricorrente, soprattutto tra le persone anziane, a cui capita di sentire i muscoli dei piedi irrigidirsi e stringersi improvvisamente. Fortunatamente l’esercizio fisico regolare può anche in questo caso aiutare a prevenire i crampi ai piedi o alle dita dei piedi. Basta poco! Per esempio, se siete seduti tutto il giorno, potete attivare agilmente i muscoli scuotendo i piedi o muovendone le dita. Quando invece svolgete attività sportiva, assicuratevi sempre di indossare calzature comode e scarpe robuste. Senza dimenticare problematiche dovute a scompensi nutritivi. Anche una mancanza di magnesio, calcio o potassio può infatti causare contrazioni dolorose. Come nel caso dei crampi notturni ai polpacci, il nostro consiglio per le situazioni acute è comunque sempre allungare, massaggiare e riscaldare i muscoli, aiutandovi con un asciugamano bagnato con acqua calda, da apporre sulla zona interessata. Quando il dolore diminuisce, potrete così passare agli impacchi freddi, applicando il ghiaccio finché i muscoli non saranno completamente rilassati.

Crampi alle gambe notturni rimedi naturali

Naturalmente alcuni crampi possono comunque essere trattati con farmaci che favoriscono il rilassamento muscolare, come nel caso di quelli causati da accumulo eccessivo di tossine. Tutte le condizioni di crampi idiopatici invece, possono essere trattate in fase acuta con piccoli massaggi o esercizi da eseguire autonomamente. Cosa fare nel momento del dolore acuto? Sappiamo bene che in quel momento mantenersi lucidi è complicato, ma resta fondamentale tendere il più possibile il muscolo, allungando la gamba o facendo forza sul tallone per spingere la punta del piede verso l’alto. Anche docce e trattamenti con acqua tiepida possono favorire il rilassamento del muscolo. Un occhio alla dieta, inoltre, ci vuole sempre: non dovrebbe mai mancare un apporto equilibrato di magnesio, potassio e calcio, mentre tra gli alimenti consigliati per prevenire i crampi troviamo banane, verdure a foglia verde, uova e yogurt. Un altro punto fondamentale da mantenere in considerazione è l’idratazione: chi non beve a sufficienza è certamente soggetto a crampi notturni con più frequenza rispetto a chi riesce a mantenere una giusta concentrazione di acqua nel proprio organismo. Fare attenzione a questi aspetti, così significativi per la tutela della salute, è dunque il primo passo per evitare i crampi alle gambe notturni.

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