Il sonno delle persone anziane non è sempre di buona qualità e i disturbi che insorgono, come i crampi notturni, possono compromettere in modo significativo la qualità del riposo. Tra i tanti problemi che si manifestano dopo una certa età ci sono infatti proprio i crampi notturni, localizzati frequentemente nelle gambe.

Oltre a procurare dolore, a volte di forte intensità, i crampi interrompono il sonno e creano uno stato generale di agitazione nella persona che spesso non sa, o non può, far fronte alla situazione. Per affrontare con più serenità l’insorgere di questi fastidiosi eventi notturni, è bene comprenderne le possibili cause e attuare una corretta prevenzione o azioni volte a mitigarne gli effetti.

crampi notturni anziani

Crampi notturni anziani: cosa sono?

La medicina attualmente non è sempre in grado di diagnosticare con certezza le cause connesse all’insorgenza di crampi notturni nelle persone anziane. Si interviene un po’ per esclusione, partendo sempre dalla natura del fenomeno.

Il crampo è una contrazione involontaria di un muscolo che provoca dolore e ha una durata che varia da pochi secondi a qualche minuto. Tutti i muscoli possono essere interessati da questi eventi ma, in special modo, sono colpiti gli arti inferiori (le gambe) e più di tutti cosce e polpacci. In rari casi i crampi colpiscono la pianta del piede.

Se affrontiamo serenamente un crampo mentre stiamo svolgendo attività sportiva, è perché siamo stati educati a comprendere che può capitare di subire uno stress muscolare in caso di sovraccarico motorio. Diverso è l’approccio qualora il crampo si manifesti a riposo e di notte, ovvero in situazioni in cui il fisico non viene sollecitato.

Da cosa possono dipendere questi crampi notturni?

Le risposte sono tante anche se, come ci spiega il Dott. Roberto Gindro, laureato in farmacia e con un dottorato in campo farmaceutico: “La maggior parte delle volte non c’è da preoccuparsi, tuttavia è consigliabile invece sentire il parere del medico nel caso in cui i crampi si manifestino frequentemente e qualora si cominci a notare una diminuzione progressiva del tono muscolare negli arti inferiori associata alla sensazione di debolezza.”

Cause dei crampi notturni negli anziani

Escludendo tutte le cause legate all’intensa attività fisica e concentrandoci sui problemi più specifici della terza età, possiamo classificare i crampi in due gruppi:

  • crampi “idiopatici”, ovvero le cui cause non sono legate a cause esterne note
  • crampi “secondari“, le cui cause derivano da situazioni che possono essere esplorate perché note

Nella stragrande maggioranza dei casi, si parla di crampi idiopatici e le cause possono essere di diversa natura. Una delle ipotesi più accreditate è legata alla condizione tipica della vecchiaia in cui i tendini si accorciano e possono essere la causa diretta di sollecitazione ai muscoli con formazione di crampi notturni frequenti. Ci sono però ulteriori fattori che vanno considerati negli anziani e riguardano possibili attività nervose anomale.

Nel caso di crampi secondari, la lista si allunga e le cause di formazione dei crampi notturni più frequenti potrebbero essere riconducibili a:

  • patologie neurologiche
  • malattie epatiche che favoriscono l’accumulo eccessivo di tossine
  • infezioni
  • disidratazione

Negli anziani la perdita di liquidi nei tessuti è piuttosto normale e non solo in estate a causa di eccessiva sudorazione, ma durante tutto l’anno. È necessario fare attenzione all’uso di alcuni medicinali con potere diuretico che contribuiscono a generare uno stato di disidratazione generale dell’organismo.

Proprio l’uso di alcuni farmaci è un’ulteriore possibile causa dell’insorgenza di crampi notturni alle gambe. Oltre ai citati diuretici, possiamo ricordare le statine (impiegate per contrastare il colesterolo), il raloxifene (farmaco indicato nel trattamento dell’osteoporosi) e la nifedipina (somministrata per il controllo della pressione alta).

Se ci ritroviamo in una condizione che richiede l’impiego di terapie farmacologiche di questo tipo, sarà bene leggere attentamente il foglietto illustrativo e notare che l’insorgenza di crampi potrebbe essere citata tra i possibili effetti collaterali.

Crampi notturni anziani: rimedi e consigli pratici

Ma cosa succede se i crampi non si possono eliminare? Quali sono i rimedi?

1. Farmaci per il rilassamento muscolare

Alcuni crampi possono essere trattati con farmaci che favoriscono il rilassamento muscolare, come nel caso dei crampi causati da accumulo eccessivo di tossine.

2. Massaggi localizzati e allungamenti

Tutte le condizioni di crampi idiopatici possono essere trattate in fase acuta con piccoli massaggi o esercizi da eseguire autonomamente.

Nel momento del dolore acuto, è consigliabile stendere il più possibile il muscolo, allungando la gamba o facendo forza sul tallone per spingere la punta del piede verso l’alto. L’allungamento favorisce la distensione e il crampo tende a regredire.

Nei soggetti anziani non è semplice riuscire a far praticare l’auto-terapia distensiva. Durante il fenomeno doloroso si instaura un atteggiamento di paura e agitazione che spesso impedisce di affrontare la situazione nel modo corretto. Gli esercizi sono utili anche a livello preventivo e dovrebbero essere svolti con una certa regolarità, sempre nel rispetto delle possibilità motorie dell’anziano. Via libera a tutti gli esercizi di stretching e allungamento muscolare, massaggi localizzati per mantenere i muscoli tonici e per contrastare la rigidità che spesso anticipa il crampo.

3. Docce e trattamenti con acqua tiepida

Docce e acqua tiepida possono favorire il rilassamento del muscolo, ma facciamo attenzione alle condizioni ambientali. Le docce calde sono sconsigliate nei casi in cui il crampo sia causato da colpi di calore come evidenziato nelle raccomandazioni del Ministero della Salute che riferisce: “I crampi sono causati da una perdita di sodio, dovuto alla sudorazione, e a una conseguente modificazione dell’equilibrio idrico-salino, oppure derivano da malattie venose degli arti inferiori. I crampi si possono verificare negli anziani che assumono pochi liquidi e in persone, anche giovani, che svolgono attività fisica senza reintegrare a sufficienza i liquidi persi con la sudorazione”.

Affrontare i crampi notturni anziani con serenità

Parlare con la persona anziana dei disturbi legati all’insorgenza dei crampi notturni è senza dubbio un’ottima precondizione per affrontare la situazione nel modo corretto quando si instaura l’episodio doloroso. Si possono stabilire dei piani di trattamento e provare insieme gli esercizi nei momenti liberi della giornata. È consigliabile verificare sempre che la persona soggetta a questi episodi ne abbia compreso la natura e l’entità e sia in grado di affrontare la situazione in modo sereno e consapevole.

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